domenica 29 marzo 2009

Le migliori canzoni di tutti i tempi, ovvero La Musica della Libertà

In questa giornata storica, voglio continuare il thread delle migliori canzoni di tutti i tempi, le Canzoni dalla Libertà. Le prime 60 le trovate qualche post più in giù, cioè qui. Di seguito, invece, le nuove posizioni, dalla 61 alla 63. Buon ascolto.


number 61:

r.e.m. – harborcoat (mp3) (mp3 removed)

...Reckoning, del 1984, è il secondo disco dei R.E.M., dopo Murmur del 1983 (e un EP precedente, Chronic Town, del 1982). E' il mio preferito, probabilmente perchè è il primo dei R.E.M. che ho ascoltato, comprato in diretta quell'anno. Harborcoat è il pezzo con cui l'album inizia, ed è questa forse la ragione per cui è la mia preferita. Anche se non si capisce una parola di ciò che dice Michael Stipe. Subito dopo comprai Murmur, ed attesi con ansia l'anno dopo, per Fables of the Reconstruction. Per me i R.E.M. sono questi, dal 1982 al 1985. Poi basta.


number 62:

u2 – with or without you (mp3) (mp3 removed)

...di questo disco avrei potuto mettere una a caso tra "I still haven't found...", "Where the streets...", e questa. Avrei potuto anche mettere "Sunday bloody sunday", dal disco precedente. Ma la regola di questa classifica è che si può mettere un solo pezzo per artista, e ciò obbliga a delle scelte. Anche qui, sarò noioso, ma per me gli U2 sono quelli da Boy (1980) a Joshua Tree (1987). Poi stop.


number 63:

temple of the dog – hungerstrike (mp3) (mp3 removed)

...qualche anno dopo, 1991, in piena epoca grunge. I Temple of the Dog provenivano dai Mother Love Bone, dopo la morte di Andrew Wood, e il loro destino si incrocia con Soundgarden e Pearl Jam. Anche Ten, l'esordio dei PJ, è di quell'anno. Seattle è il centro del mondo...
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mercoledì 25 marzo 2009

Sbatti il mostro in prima serata

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Ieri, carramba che sorpresa!, il presunto colpevole dello stupro della Caffarella, poi nei fatti innocente, è stato ospitato da Bruno Vespa a Porta a Porta.

E' probabile che Karol Racz (che ieri ci ha svelato che voleva farsi prete, mentre il fatto che fosse un bravo panettiere lo sapevamo già) abbia percepito dei compensi, derivanti dal canone RAI. Almeno Fabrizio Corona -che ebbe l'idea di lanciare una linea di jeans sponsorizzata da Azouz Marzouk, il sopravvissuto della strage di Erba, e di far fare un calendario alla cugine di Chiara Poggi, la vittima di Garlasco- lo faceva con i suoi soldi!

"Sbatti il mostro in prima pagina", un film di Marco Bellocchio del 1972, si apriva con un comizio vero, che vedeva come oratore un giovane Ignazio La Russa. Ieri a Porta a Porta, Gianni Alemanno stringeva la mano a Karol Racz. Fabrizo Corona non è potuto intervenire, perchè è bloccato in un'isola dei Caraibi nel reality "La Fattoria".


"Sbatti il mostro in prima pagina" - scena del comizio

lunedì 23 marzo 2009

Non sono italiano

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Ieri, come la neve a primavera, si è sciolta Alleanza Nazionale. Nel prossimo week-end confluirà nel PdL.

E' scomparsa ieri, rinascerà nel prossimo week-end: godiamoci questa settimana, allora.

Avevano pensato a nomi alternativi al Partito degli Italiani: Partito di Tutti, Partito della Felicità, Partito Volemose Bene, Partito Che-c'hai-'na-sigaretta, berlusconi pare avesse suggerito Partito della Gnocca. Lì però si è opposto il Ministro delle Pari Opportunità: "E no, allora deve essere Partito della Gnocca e del C....". Hanno quindi ripiegato sul più elegante, ed ecumenico, Partito delgi Italiani.

Il Partito degli Italiani. Per la ferrea logica della proprietà transitiva, se ieri è nato il partito degli italiani, poichè non sono di questo partito, ebbene, non sono italiano.



...from the 80's, two songs from Heaven 17, to celebrate the end of the italian post-fascist party, that dissolved yesterday, with the warm spring winds...

martedì 17 marzo 2009

Sul download illegale...

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E' notizia di qualche giorno fa: la Featured Artsists Coalition, gruppo di artisti del calibro di Radiohead, Kaiser Chiefs, Verve, Billy Bragg, si è schierata a favore del download illegale.

Billy Bragg (con quella faccia da Ron invecchiato precocemente...) dice: "Siamo per il download illegale. Cercare di fermarlo è come cercare di rimettere il dentifricio nel tubetto". Con un endorsement del genere voglio vedere se Blogger ha ancora il coraggio di cancellare, per violazione del DMCA, i post che contengono mp3... Indie Rocker Revolution venne colpito per la prima volta a novembre, e commentò "cercare di limitare il filesharing è come voler fermare le maree, è come voler impedire la migrazione delle rondini..."

billy bragg - a new england (mp3)

billy bragg canta "i dont want to change the world, i'm not looking for a new england, I'm just looking for another girl..."

venerdì 6 marzo 2009

Cosa resterà di questi cazzo di Anni Zero?

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"Cosa resteraaaaaà di questi anni o-ttantaaaaaaa"
(Raf)

"Cosa racconteremo ai figli che non avremo di questi cazzo di anni zero"
(Le luci della centrale elettrica)

Musicalmente, gli Anni Zero sono cominciati come meglio non si poteva. L'esordio, nel 2001, degli Strokes ("Is this it") e dei Kings of Convenience ("Quiet is the new loud"), insieme al monumentale "Toxicity" dei Sistem of a Down, fanno gridare al miracolo. Nel 2002 quasi tutte le playlist mettono al primo posto i Coldplay ("A rush of blood to the head" - non certo tra i preferiti di questo blog), con qualche indimenticabile esordio (Interpol, Libertines, Notwist). Nel 2003 qualche abbassamento di tensione, con White Stripes ("White elephant" - anche questi non tra i miei preferiti) e un ottimo Death Cab for Cutie ("Transatlanticism"). Nel 2004 l'esordio di Franz Ferdinand e Arcade Fire, e la conferma dei Libertines.

Il 2005 è senza dubbio l'anno dei Bloc Party ("Silent Alarm"), ma anche Maximo Park ("A certain trigger"), Kings of Convenience ("Riot on an empty street") e Antony and the Johnsons ("I am a bird now") non sfigurano affatto. Nella seconda metà degli Anni Zero, però, già inizia la crisi. Cosa c'è da ricordare nel 2006? TV on the Radio ancora poco digeribili ("Return to cookie mountain"), e Josh Rouse ("Subtitulo"), a metà tra Burt Bacharach e James Taylor. Nel 2007 la rivista Rumore mette al primo posto gli inascoltabili Warlocks, e sui blog e su Pitchfork trionfano gli inascoltabili Panda Bear. E' comunque l'anno di Amy Winehouse (che però è su tutti gli spot in TV per cui qualche mese dopo già sentiamo la necessità di Giusi Ferreri). Io metto al primo posto del 2007 Jens Lekman ("Night falls over Kortedala"), a metà tra Burt Bacharach e James Taylor.

Nel 2008 il quiz è: se questo disco fosse uscito negli anni '60 (Fleet Foxes, Vampire Weekend), negli anni '70 (Black Mountain, Black Angel), negli anni '80 (MGMT, Black Kids, Portishead), se ne sarebbe accorto qualcuno?

E il 2009 inizia con delle grosse delusioni. Delude, se paragonato all'esordio, il nuovo Franz Ferdinand. Delude, se paragonato al precedente, il nuovo Antony and the Johnsons. Delude, se paragonato al precedente, il nuovo Animal Collective. Delude la rivista Rumore, che attribusice un bel 10 (non si ricorda questo voto in precedenza) a un mediocre Dan Auerbach. Per il momento forse vince il folk imploso di M Ward (a metà tra Burt Bacharach, James Taylor, più un Beck senza psicofarmaci).

the strokes - the modern age (mp3)
kings of convenience - misread (mp3)
bloc party - this modern love (mp3)
m ward - epistemology (mp3)

(all mp3s have been removed)