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Riuscirà quest'uomo a salvare la musica del nuovo millennio?
Se stiamo a guardare l'hype generato attorno a questo giovane londinese, le copertine, gli articoli sui giornali (perfino l'inserto D di Repubblica ieri!), sembrerebbe di sì. Certamente sarà nelle classifiche del Top del 2011, insieme ai Fleet Foxes.
Eppure,
come per i Fleet Foxes, non sono d'accordo. Più che
dubstep, per me quello di James Blake è
hypnostep, nel senso che mi fa venire sonno...