Riuscirà quest'uomo a salvare la musica del nuovo millennio?
Se stiamo a guardare l'hype generato attorno a questo giovane londinese, le copertine, gli articoli sui giornali (perfino l'inserto D di Repubblica ieri!), sembrerebbe di sì. Certamente sarà nelle classifiche del Top del 2011, insieme ai Fleet Foxes.
Eppure, come per i Fleet Foxes, non sono d'accordo. Più che dubstep, per me quello di James Blake è hypnostep, nel senso che mi fa venire sonno...
6 commenti:
zzzzzzzzzzz... pure a me
condivido con voi il sonno...sarà che invecchio ma tutto mi sembra così soporifero....
Fa venire sonno a te, figurati a me che sono quasi un metallaro...! Bocciatissimo. Luis
E' bravo, non ci sono dubbi. Ha una gran voce, non ci sono dubbi. Però, mancano le canzoni (che potrebbe essere un complimento dal suo punto di vista). E' tosto un disco dubstep composto così; l'unica apertura che fa alla forma classica è con la slendida "Limit to your love" di Feist.
Merita di stare tra gli artisti dell'anno, ma passo volentieri ai Foxes.
noioso ma noioso tanto...
Eheh, quella di Blake non e' esattamente musica che da' la sveglia :) Alcuni pezzi pero', ascoltati a piccole dosi e alternandondoli a del rock scatenato...non sono del tutto da disprezzare.
Ti seguo con interesse!
Carol (Italian Girlfriend)
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