Uno dei due è il vulcano islandese che ha sconvolto la vita dell'Europa. L'altro è un insieme di lettere ottenute casualmente appoggiando il gomito sulla tastiera per 10 secondi.
... ...considerato dai più un capitolo minore della discografia dei Clash, al massimo un album di transizione tra il formidabile esordio ed il monumentale "London calling", il secondo album dei Clash, "Give 'em enough rope", del 1978, è invece per chi scrive un disco fondamentale.
Probabilmente il primo LP acquistato consapevolmente da un Indierocker appena 14enne, con nei titoli parole come "gun", "gang", "squad", "drug", "war".... ma, soprattutto, "stay free"! ...the clash - stay free (mp3)
...nell'anno in cui Stenmark vinceva la sua ultima Coppa del Mondo, un acerbo teenager di nome Indierocker si lanciava giù per le piste dell'Appennino... La marca di sci era la stessa dello svedese...
Nello stesso anno, 1978, gli Undertones pubblicavano "Teenage kicks"
... Ingemar Stenmark è considerato unanimemente il più grande sciatore di tutti i tempi.
Ha vinto tre Coppe del Mondo, nelle stagioni 1975-76, 1976-77, e 1977-78, ponendo fine alla supremazia italiana che vide vincere, dal '70/'71 al '74/'75, quattro volte Gustav Thoeni e una volta Piero Gros. Stenmark ha vinto 86 gare di Coppa del Mondo (Maier ne ha vinte 54, Alberto Tomba 50), due ori olimpici, e tre medaglie d'oro ai Campionati del Mondo.
Girardelli, Thoeni, Zurbriggen e Maier hanno vinto più Coppe del Mondo di Stenmark, ma solo perchè un regolamento assurdo (creato probabilmente proprio per danneggiare lo svedese) dopo il '78 ha favorito la vittoria di sciatori polivalenti, ma meno dotati, come ad esempio l'ormai dimenticato Peter Luscher, vincitore della Coppa del Mondo nel 1978-79 con sole 4 vittorie di gara (3 delle quali in combinata, aaargh!), mentre nella stessa stagione Stenmark vinceva ben 13 gare (10 giganti su 10!).
Indimenticabile resta lo Slalom Parallelo della Val Gardena, ultima gara della Coppa del Mondo '74/'75, prima della quale sono in testa a pari merito Thoeni, Stenmark e il discesista Franz Klammer. Klammer viene facilmente eliminato fra i pali stretti, a lui poco congeniali. La discesa decisiva vede quindi di fronte Thoeni e Stenmark, 19 anni compiuti da pochi giorni. A tre porte dalla fine Stenmark, in testa, cade, regalando l'ultima Coppa a Thoeni.
... Nel 1988 i My Bloody Valentine, gruppo irlandese di stanza a Londra, pubblicano l'album di esordio, "Isn't Anything".
Feed-back, melodie distorte, eteree cavalcate noise, voci maschile e femminile poco più che sussurrate, quasi un disco dei Beatles che gira al contrario.
Nel 1991, dopo difficile gestazione, esce il secondo album, "Loveless", dalla critica considerato una pietra miliare del nuovo rock, e superiore al primo. Indierocker, dopo l'acquisto di "Loveless", ebbe il dubbio che gli avessero venduto una copia fallata, magari tenuta troppo al sole con conseguente distorsione dei solchi, tanto i suoni uscivano strani. Ecco perchè, pur considerando Loveless un gran disco, preferisce il primo.
Dopo il secondo disco, i My Bloody Valentine rimangono in silenzio per più di 15 anni, a parte la collaborazione di Kevin Shields con Primal Scream e Dinosaur Jr, e con Sophia Coppola per la colonna sonora di "Lost in Translation". Per anni si mormora di una "reunion" (anche se ufficialmente la band non si è mai sciolta) e di un nuovo disco. La reunion avviene per una serie di concerti nel 2008 e 2009, compresi grossi eventi come Coachella e Al Tomorrows Parties. Nuovo disco?
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