domenica 13 gennaio 2008

Delitti imperfetti


Cosa unisce il presunto killer di Garlasco, Alberto Stasi, e il presunto killer (o co-killer) di Perugia, Raffaele Sollecito?
Nooooooo, non vogliamo fare una puntata del Bruno Vespa Trash Show ("mestolo o zoccolo?"), ma, poichè questo è un blog, vogliamo parlare di computer.
Ciò che unisce i due è che hanno buttato lì, come alibi, quello di aver lavorato al computer nell'ora del delitto. Ma se il computer l'hai solo acceso e poi l'hai spento qualche ora dopo, ma chi ci crede? Forse mia nonna! E allora, meglio un alibi da fesso, o nessun alibi? Voglio dire, meglio dire "non ricordo", del resto, se a me chiedono dov'ero la notte del 1 novembre, echheneso?! (A casa, ero a casa)
Insomma, il computer non è una parola "golem" (come lo è per esempio la parola "laser" in medicina) alla quale inchinarsi. Butti lì il fatto che eri al PC e tutti ti credono. No, se dici che eri al PC, arriva la polizia postale e ti dice (come per tutti e due i casi citati) che il PC era acceso sì, ma che non sei mai entrato in internet e non hai mai salvato un dato. Se lavoravi alla tesi, qualche salvataggio l'avrai fatto, no?

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