martedì 23 marzo 2010

Psychocandy


Nel 1985 esordiscono gli scozzesi The Jesus and Mary Chain.

Psychocandy fu una rivelazione, un muro di feedback misto a melodie alla Beach Boys. C'era da gridare al miracolo. Si parlo' di loro come dei nuovi Sex Pistols, solo mooooolto meglio. Concerti che duravano anche pochi minuti, tecnica approssimativa, spalle rivolte al pubblico, abuso di droghe, risse. Dopo il fenomenale esordio, altri cinque episodi sulla lunga distanza a fasi alterne - compreso l'acustico Stoned and Dethroned - fino all'epilogo del 1998.

Al numero 268 della classifica dei migliori 500 dischi secondo Rolling Stone, secondo questo blog Psychocandy è uno dei 20 migliori dischi di tutti i tempi (classifica ancora tutta da iniziare). Just like Honey, tratta dall'album, è al numero 8 delle migliori 100 canzoni di tutti i tempi secondo Indierocker.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Post musicali 2 su 3: noto con piacere che hai deciso per più musica e meno politica. Ottimo pezzo e ottimo gruppo...! Continua così a diffondere cultura!

allelimo ha detto...

Disco fondamentale, anche se io l'ho scoperto in ritardo di un annetto almeno sull'uscita nei negozi (erano tempi in cui i dischi li compravo quasi solo di seconda mano...)
Non concordo molto sulle "successive fasi alterne": "Darklands" era ancora ascoltabile ma già omologato ad un suono più tradizionalmente rock. I dischi successivi sono, per me, assolutamente prescindibili.

Baol ha detto...

Ciao indie!

indierocker ha detto...

ciao baol!

grazie anonimo... continuo: l'amore vince sempre sull'odio!

allelimo: disco imprescindibile. i successivi... tra "buono" e "ascoltabile"... fasi alterne, appunto, e prescinbidili, sono d'accordo!

Mario ha detto...

Concordo in pieno. Psychocandy lo ascolto ancora piuttosto spesso. I Jesus and MC li ho visti ai tempi di Automatic al Rolling Stone a Milano, quindi probabilmente fuori tempo massimo rispetto ai primi shows che appunto pare fossero devastanti (e brevi). Loro erano di fatto invisibili sul palco in mezzo ai fumi, nemmeno una parola verso il pubblico.

indierocker ha detto...

@mario :-)

Anonimo ha detto...

Se siete interessati a questo meraviglioso album perchè non curiosate su www.psychocandy.biz?
si tratta del sito della mia band, siamo di Perugia e siamo così affascinati dal periodo musicale in cui questo album gravita, tanto da decidere di chiamarci come il titolo. Non siamo conosciuti e facciamo solo autoproduzione (dal 1999), ma oltre ad essere stati di supporto a band come White Rose Moviment e Diaframma, abbiamo suonato anche in Inghilterra e Germania. Ci trovate anche su www.myspace.com/psychocandyband